Sunday, July 30, 2006

Una lotta contro il tempo

Ok sono arrivato l'altro ieri sera ma una cosa che mi sono scordato di dire e' che il viaggio in aereo per Kiev non era un volo diretto Ufa-Kiev ma un Ufa-Mosca-Kiev.
L'idea di fare un passaggio automatizzato dei bagagli Ufa-Kiev con la mia figura intenta a protestare in cirillico qualora il mio bagaglio fosse stato spedito in siberia (ammesso che la cosa si possa fare) ha creato un momento di ilarita' molto vivo. Oltre a questo, anche la possibilita' di perdere il volo per un ritardo nel processo di check-out check-in mi ha fatto optare per lo spedire il grosso della roba CON la moto NEL container sigillato fiducioso che il tutto arrivi quanto prima. Questo fa di me un uomo con 2 magliette, 1 paio di jeans, 1 paio di scarpe, tutta la roba da bagno (comprese lamette e lenti a contatto per 6 mesi), 1 paio di mutande ed 1 paio di calze. Pero' ho il laptop che non si sa' mai.

Saturday, July 29, 2006

Kiev

Sono arrivato in serata di ieri. Ho ripreso 3 ore ma ne manca ancora 1 per l'italia, il mio amico (Massimo anche questo) mi ha trovato un appartamento e con me si smazzara' i problemi del ritiro (da fare in 2) e della spedizione in italia. Il tutto non dovrebbe prendere piu' di una settimana, speriamo.

Spedizione

La spedizione e' veramente la cosa meno banale e non riusciro' a dettagliare la follia in cui sono dovuto (in realta' nemmeno siamo ma "Cosa e' dovuta") passare. Per dare un'idea ci siamo svegliati alle 8 di mattina per andare a portare con il camion la moto nel deposito container, scaricarla e passare poi 'almeno' 9 ore nell'odissea di spianare tutte le carte necessarie alla spedizione. I problemi sono sostanzialmente che la moto e' italiana, costosa, ha un visto suo associato al mio e dovra' uscire dalla Russia senza di me ed io senza di lei, che sembra una storia triste ed infatti lo e'.
Per rendere le cose ancora piu' chiare, non e' insolito che italiani furbini assicurino mezzi in Italia, li vendano illegalmente all'estero e poi richiedano l'indennizzo assicurativo in Italia. Per evitare questa frode (e molte altre) entrare con un mezzo in Russia ed uscirne senza in genere e' associato al pagamento di tasse, pizzi, mazzette senza fine ed evitare tutto questo e' una procedura lunga e laboriosa.
9 ore, 9 ore non sono poche e non sono poche soprattutto se si pensa che sono state 9 ore impiegate 'a fare cose' e non ad aspettare file, abbiamo (si fa sempre per dire) riempito fogli per circa 9 ore.
Scaricata la moto si cerca di farla stare nel container da 3 tonnellate, ma e' piccolo, allora si prova quello da 5, va bene ma la moto deve essere fissata a mano e tutti i documenti relativi al container devono essere rifatti. Prendi i tavolacci, i copertoni e verifica che la moto sia fissabile. Scarica benzina e stacca batteria. Ok.
La tizia che cura le pratiche per la moto ci passa un foglio in 6 COPIE (no carta copiativa) da usare in dogana. All'ufficio dogana ci guardano e ci dicono cose, noi ribadiamo altre cose fino a che all'ufficio dogana non cominciano ad annuire ed allora annuisco anche io, ci passano dei fogli bianchi ed il mio angelo custode comincia a scriverci sopra cose tra le quali riconosco il mio nome in cirillico, il numero di telaio e la targa della moto. Con questo foglio dall'ufficio dogana ci mandano via e noi andiamo dall'uomo del monte, un tizio in uniforme che sta' in cima al palazzo, che si sente il pippardone, guarda il foglio scritto a mano, ci scrive 6 parole sopra e poi dice si.
Di nuovo all'ufficio dogana e questi rileggono le 6 parole, ne aggiungono 2 e ci rimandano via, si va' ad un altro ufficio e si parla con un altro tizio. Questo usa il computer ma e' talmente avvezzo al mezzo che senza essere mancino usa il mouse alla sinistra della tastiera...con calma pero'. Rilegge e pensa, sta' li' che legge poco alla volta e pensa, riscrive 3 parole e pensa, ne scrive altre 2 e ripensa...insomma passa un po' di tempo. Il pensatore passa i documenti ad un'altra operatrice che comincia a scrivere al computer e comincia a farmi firmare tutto. Firmo tutto, firmo i 6 fogli ognuno 3 volte, firmo che non e' colpa mia, quanto vale la moto, quanto corre, dove va', firmo per almeno 15 minuti ma firmo tutto. Mi chiama la Europe Assistance per dirmi che sono riusciti a sapere che il centro assistenza piu' vicino e' quello di Ufa.
Si torna dalla prima tizia che deve apporre il sigillo sul container, lo appone, poi il sigillo deve essere validato, il visto della moto ritirato, il mio passaporto ricontrollato, le mie registrazioini falsificate, le ultime copie ricontro firmate ed un foglietto deve essere dato al poliziotto all'ingresso che lo vede e lo butta subito ma non si poteva fare altrimenti...9 ore, ma la moto forse arrivera' a Kiev.

E invece siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Il biglietto verso Kiev e' stata la cosa piu' facile, anche se la cosa e' passata per un ufficio con bigliettaia e non per un figissimositoconticketingonlinecazziemazzi.
Il biglietto e' fatto a mano...come una volta...che bello...in 3 copie...senza carta copiativa...ho voglia di sparare. La tizia che mi prende i dati e li riporta su tutte le copie dei biglietti deve scrivere anche al computer e lo fa con un dito solo, ok capita. Con l'altra mano tiene il mio passaporto come fosse su un leggio mentre con la mano dedicata alla tastiera tiene anche il segno per cui passa dal battere con forza 'P' 'e' 's' a ficcare il suo ditone digitante sul mio passaporto per ritrovare il punto e ripartire con 'c' 'e' 't', insomma ci mette un po' ma alla fine mi produce un doppio cartaceo che mi portera' con decisione e sovietica efficenza a Kiev.
Toh guarda, di fronte alla tizia c'e' anche una macchinetta del caffe' automatica, e' la prima che vedo qui in Russia, fa il caffe' Kikko...bah non potra' essere peggio dei nostri caffe' da macchinetta e comunque non potra' essere peggio del loro caffe' da bar.

Thursday, July 27, 2006

Recupero moto

A Kiev ho un amico che tra le altre cose si occupa di spedizioni per cui il problema del rientro si riduce al recupero ad Ufa ed alla spedizione Ufa-Kiev.
Premetto subito che tutto il processo non e' stato solo semplificato, ma di fatto reso possibile dalla presenza di...cosa...si insomma lei al mio fianco (o piu' correttamente io al suo) non solo come traduttrice, ma anche come risorsa inesauribile di energie, idee e soluzioni, sempre disponibile e propositiva, un angelo davvero. Le cose le raccontero' piu' in soggettiva verso di me ma la realta' e' che senza di lei di me avrebbero fatto insaccato di Taliota in 15 minuti. Grazie Cosa.
Il rientro sembra una cosa stupida ma per andare a prendere una moto di 250kg a 200km di distanza serve un taxi e questo taxi deve somigliare parecchio ad un camion. Lei per un'andata e ritorno (per una persona) a Bavli pochi giorni fa' ha ceduto ad una richiesta di 7500 rubli, per me con l'onere della moto saranno 2500 (misteri del mercato). Il tizio che ci incontra e' magro e sugli ultmi trenta, sorridente e disponibilissimo. Lo chiamiamo ed incontriamo nel primo pomeriggio nel giro di 5 minuti dopo aver aspettato un altro camion per circa mezz'ora lungo la via. Non parla una parola di inglese/italiano ma con me comunica a gesti senza problemi.
Ci si incontra, si parte e dopo 2 ore e mezza si arriva, rivedo la piccina...sigh...in effetti noto che anche la testata ha preso una bella botta, magari solo da terra ma l'ha presa e si e' rovinata...sigh, vedremo. Con il poliziotto si sbrigano le pratiche (ovvero gli do' il foglietto che mi aveva dato) e con altri 5 si carica la moto sul camion. Cavalletto centrale e 4 funi a tirare in ogni direzione, speriamo bene. Con i gaglioffi che caricano la moto sul camion mi gioco le ultime cantate sul "quanto fa" e "quanto costa" che tanto qui intorno ci sono solo java ed ural e la mia porca figura da capitalista almeno me la faccio.
Stretta di mano farcita con il poliziotto (tecnica da rivedere) e via verso Ufa.
A causa del prezioso carico si arriva alle 12 con la moto terribilmente scesa dal centrale ed inclinata su di un lato tra le corde tese ma in tenuta.
Il tizio parcheggia il camion carico in un parcheggio a pagamento e ci scarrozza il giorno dopo al deposito dei container smazzandosi il culo dello scarico...per 2500 rubli...che sono circa 70 euri tutto compreso...stretta di mano farcita pure a lui (completamente da rivedere cazzo).

Banda di incompetenti

Perso e sconfortato in questa terra di exsovetici teoricamente incivili mi e' capitato il fattaccio. Capitato poi non si puo' dire che anche se non me lo ricordo, l'ho sicuramente fatto capitare io e basta. Vabbe', al danno fisico ci penso in patria, rimbocchiamoci le maniche e vediamo di rimettere insieme i cocci. Di strada sono uscito vicino a Bavli che e' una cittadina/paesello microbo a meta' strada tra Samara e Ufa. Queste altre due citta' hanno la dignita' di citta' per la dimensione (numero di abitanti) ma non per i servizi, ma fortunatamente ad Ufa (citta' dalla quale partivo) c'e' un centro BMW. Sconsolato ma non disperato provo a sentire come mi aiutano la BMW e la Europe Assistance, la prima perche' ho un bel manuale con scritto 'numeri assistenza italia/estero' e la seconda perche' prima di entrare in Russia ho stipulato una copertura valida per il viaggio.
Alla BMW sono molto disponibili, prendono localita', dati, modello, dettagli, tutto. Mi dicono che e' tutto incluso (che figo) e che mi passano il recupero del mezzo (da dove si trova fino al centro BMW piu' vicino) la riparazione se possibile in loco o il rientro in italia e la riparazione in seguito se questa fosse l'unica opzione...ammazzate sti crucchi come funzionano. Devono solo verificare qual'e' il centro BMW piu' vicino ma dato che io sono momentaneamente ad Ufa non sara' un problema portarla comunqe qui. Figo.
Ok mi faranno sapere a breve ma intanto mi sento anche con Europe Assistance per essere sicuro di aver provato tutte le vie. Chiamo e scopro che hanno gia' un record a mio nome ed in effetti BMW si appoggia a loro quindi tutto chiaro e mi basta aspettare la loro chiamata.
Era sabato quindi la domenica l'aspetto e mi rifaccio sotto lunedi'. Richiamo BMW e mi dicono che si' hanno chiesto a Mosca ma non sanno bene ancora qual'e' il centro BMW piu' vicino ma che ora richiedono e che comunque Ufa non dovrebbe essere un problema. Passa un po' di tempo e non richiamano, mi rifaccio sotto e mi dicono che si' e' tutto ok e che solo per il ritiro della moto serve una delega....una delega perche' il poliizotto che l'ha in custodia non rilascia il mezzo senza un'opportuna delega. Che figo penso io, pure il poliziotto cazzuto. E chi delego io? Tutta Europe Assistance, dicono loro, che poi sono cavoli nostri. Ok ok. Esci presto la mattina, trova notaio, spiega il problema, fai delega in cirillico, paga (e le deleghe mica si fanno gratis), faxa delega...tutto ok? Torno a casa e richiamo EA, oramai siamo quasi intimi anche se ogni volta cambia operatore e devo spiegare tutto l'accaduto e comincia ad essere lunghino. Il nuovo operatore mi dice che devono accertarsi che il punto piu' vicino sia effettivamente Ufa...uh...piccino questa cosa era abbastanza acquisita..ok riverificalo. E poi mi dice, ma lei e' primo proprietario? Perche' BMW ha il servizio gratuito di rientro ed officina per il primo proprietario. No, gli faccio io non sono il primo proprietario, sono il secondo anche se ho acquistato da BMW perche' e' un usato BMW. Aaaa perfetto nessun problema, per noi e' la stessa cosa ok ok allora dobbiamo solo verificare con Mosca qual'e' il centro di assistenza piu' vicino, la richiamo subito appena sappiamo, sara' 20 minuti o meno. Dopo 45 minuti chianmo. "Ah si Pescetelli, ho qui la sua pratica" ma lei e' primo proprietario? No ho acqiustato un usato da BMW ecco no perche' in questo caso l'assistenza passa solo il rientro all'officina piu' vicina, il rientro in italia o la riparazione sono a carico suo (infatti mi pareva). Ok ok ok allora, parliamo del rientro in officina. Eh bene si, allora dobbiamo ancora verificare con Mosca il centro BMW piu' vicino. La richiamiamo appena possibile.
Allora, riassumendo ho perso 3 giorni al telefono, NON mi riparano la moto e NON la riportano in italia (e questo mi pareva scontato fino poco prima de sentirli) ma FORSE mi riportano la moto da Bavli ad Ufa (200km ad andare ed altrettanti a tornare)...forse.
Passa un'altra mezza giornata e scocciato richiamo, "Pescetelli ho proprio qui la sua pratica", abbiamo verificato che l'officina BMW piu' vicina e' ad Ufa in officina procederanno alla riparazione od al rientro, tutto a carico suo, ma lei dovrebbe trovarsi a Bavli nel momento in cui la moto viene presa. Uh, e la delega che vi ho fatto? La delega e troppo generale, chi ha in custodia la moto vuole una delega specifica, sarebbe tutto piu' comodo se lei si trovasse sul posto nel momento in cui il carro attrezzi prende la moto. (Delega chiesta da loro, pagata da me...inutile). Ok dico ma Bavli sono 200km + 200km un taxi costerebbe un po', se il carro deve partire ed arrivare comunque ad Ufa, posso fare da passeggero sul carro attrezzi e risparmiarmi il prezzo del taxi? Aspetti 30 minuti al massimo che le faccio sapere.
Dopo un'ora richiamo. "Pescetelli, ho qui la sua pratica" ecco si certo, lei puo' salire sul carro attrezzi per andare e per tornare, devo solo avere la conferma che questo sia fattibile domani, la richiamo tra 10 minuti al massimo.
Dopo 40 minuti richiamo. "Pescetelli ho proprio qui la sua pratica" dove vuole andare lei? Sul carro attrezzi? Mi scusi ma io non posso mica farla salire sul carro attrezzi e poi devo ancora verificare che il centro BMW piu' vicino sia ad Ufa, magari c'e' ne' uno a Bavli (il pazzo non sa di cosa sta' parlando) e quindi ad Ufa certo non posso farla portare.
....
Voglio la morte di qualcuno subito.
Sono 5 giorni ed ancora non sono sicuri (con continuita') che il centro BMW piu' vicino sia quello di Ufa, non mi passano nulla se non il rientro alla loro officina piu' vicina (che io so essere quella di Ufa ma loro ancora no) devo comunque smazzarmi un taxi per arrivare sul posto che costa veramente poco in piu' del carro attrezzi pagato da me. Io la moto la porto a casa da solo. Fanculo alla BMW alla Europe Assistance ed a me che con i milioni di rubli che continuo a pagare per parlare con questi idioti potevo salvarci un paese africano o comperarmi una collana con un medaglione diamantato con scritto "Europe Assistance merda".

PS.
Di notte alle mie 3 mi richiama un tizio per confermarmi che il centro BMW piu' vicino e' ad Ufa.

Tuesday, July 25, 2006

Piacere Carlo...

Ancora ammaccato ed in attesa di notizie dalla biemmevvu' italia sono ospite di un'amica gentilissima che mi ha accudito portato per ospedali, sfamato e coricato nella dimora di sua zia. La ragazza in questione e' amica di amica di Massimo ed anche se le statistiche me l'avrebbero dedicata, una lotta contro il tempo ed il destino hanno fatto si' che il nostro amore non sbocciasse e lei si dedicasse comunque come sorella a risolvere almeno parte delle mie beghe. Chiama per me, prenota taxi, internet, compera zaini, assiste colazioni, pranzi, cene, ho anche imparato la differenza che passa tra un blincichi ed un pilmini, quando e come va preso il ciai (che poi io lo prendo con il meleko che in irlanda non era un'opzione) e che di coffi proprio non se ne parla. Insomma se al telefono c'e ' la biemmevvu' (o la iuropassistance) lei mi aiuta e supporta di persona e oramai sono 6 giorni che si sopporta questa croce (che sarei io) in compenso io...cazzo non mi ricordo come si chiama :(

Sunday, July 23, 2006

Un post cazzuto

Eccolo che mi mancava da un po', un bel post cazzuto che non ho avuto del tempo. Gli argomenti in realta' erano parecchi che mentre vado in moto me ne girano in testa molti e poi si tratta solo di trovare tempo e modo, ma questa volta e' cazzuto da se.
Eravamo ad Ufa dunque, capitale Bashichira quindi, insomma mi sono un po' scordato l'accaduto ma qui ad Ufa dovevamo passare solamente 2 notti che oramai il grosso e' fatto, ora si rientra e non c'e' tempo di bulleggiare fino al rientro in Crimea...si spera.
Insomma anche Ufa fatta, poca roba a dire il vero, nel senso che Yekaterimburg mi e' piaciuta molto di piu', ma stiamo veramente esagerando...insomma si va oltre. E si va oltre ma le tappe sono serrate, la prima e' Samara, bella ma non avremo tempo, la seconda e' Saratov, poi Volgograd che e' una figata ma ci passeremo solo 2 giorni, poi altre 2 tappe e poi la Crimea, insomma d'ora in poi e' una tirata...ha ha, ma noi siamo giovani (quasi) e forti (insomma) e quindi si parte. Si parte al solito ad un orario impensabile che dico io quasi partissimo domani molto presto, invece partiamo oggi molto tardi, pero' si recuperano 2 ore tutte'nsieme...che figo che figo. Si va'. E si va' sotto le nubi, non quelle nubi che dici "se mi dice culo che vado di la' magari tra un'ora smette" no, nubi che dici "oggi e' cosi'" e vabbe'. Oggi tocca. Si va' ma si corricchia che la strada e' buona, 100, 110, 130, 140 cavolo Massimo passa, io no, porcaccio...ok ok ok avete ragione voi, io italiano baffo nero corridore...scusate scusate ok. Fanculo.
Si riparte ed e' sempre una giornata cosi', freddina pure, oggi saranno 490 ma siamo ancora a 200 e sono gia' le 6, meno male che riprendiamo 2 ore e che il tempo lo abbiamo faticato arrivando. Si mangia, 2 gulash con pure' per un baretto tanto brutto quanto fa buono il gulash, poi comincia il sogno.
Mi ricordo come l'immagine di una moto che ballonzola e zigo zaga un po' di qua' ed un po' di la' (gli accenti li ho messi tutti che non mi sbaglio). E poi come in un sogno, io che tento di non zigozagarla. In un altro sogno, stavolta strano perche' collegato a parti della mia vita che sogno non sono, dei tizi da camice bianco, che mi dicono cose che non capisco e che si curano di me in vari modi. Poi in un non sogno, ma in una parte ancora poco spiegabile, loro e Massimo ed altri amici, che mi dicono che "costole incrinate, riposo, riposo". Porcaccio boia. Questa me la ricordo perche' c'ero, con il porcaccio boia compreso, tanto che me ne sono uscito con le mie gambette e con il porcaccio boia in canna e me ne sono pure andato a cena. Ri-porcaccio boia.
La moto l'ho vista il giorno dopo e non sta nemmeno troppo male, ma non cammina sicuro, quando la chiave entra nel quadro il prode quadro crucco dice "cazzohaifatto" piu' o meno. E quindi la BMW italia mi ha detto che in un modo o nell'altro proveranno a rimettere il gingillo in piedi, verosimilmente a Roma. A me aspetta (a dire dei bolsheviki senzaddio) 1 mese di riposo che fa bene o forse un passaggio in Crimea prima di un mesto rientro a casa tramite Kiev.
Io non mi ricordo una sega dell'accaduto, se non il tentativo di tenere il mezzo in piedi ed una descrizione fatta da terzi che racconta di come il pilota abbia tentato di tenere il mezzo in piedi in maniera abbastanza analoga al modo che io mi ricordavo...vai a capi'. I perche' ed i percome sono ancora nel buio, colpo di sonno, cagotto improvviso, pazzo tagliatore di strada, dosso o cunetta...boh. Resta vero che sono abbastanza integro, con un paio di costole crinate ed in grado di postare a meno di 20h dall'accaduto...vedremo.

Thursday, July 20, 2006

Di nuovo Europa

Ripassati gli Urali e di nuovo in Europa. Non e' che cambi molto ma ora siamo ad Ufa, la capitale della repubblica Bashikira (o qualche cosa del genere) che vorrebbe dire che qui sono principalmente musulmani e che parlano anche una derivazione del tartaro e che sono pappa e ciccia con quasi tutti i bla-bla-kistan che mi vengono in mente. Per arrivare qui da Yekaterimburg sono stati 600 e rotti con almeno un centinaio sotto la pioggia, l'unica cosa in cui e' entrata l'acqua e' la borsa serbatoio di quella banda di ciaRTRoni crucca che produce accessori per moto che io non li nomino manco che l'oblio e' la sola cosa che si meritano. Ufa e' di nuovo una cittadina anomala, piu' sovietica di Yekaterimburg ma con le moschee ed i minareti lunga da dar fastidio ma stretta da essere strana. In compenso sembra che l'abbiamo scampata bella perche' ad Yekaterimburg c'e' una banda di motociclisti molto cattivi che si chiamano le "Black blades" e "they could kill you", ma "they didn't" per cui ci si da' da fare.

Tuesday, July 18, 2006

BMW Yekaterimburg

Tolto l'olio in eccesso e cambiata la lampada degli anabbaglianti. Circa 15 euri ed un'oretta dal concessionario BMW auto. C'e' addirittura la benzina 98, domani si girano le moto e si ritorna verso la Crimea.

Monday, July 17, 2006

Andata

A me hanno fregato gli stemmini BMW, si e' fulminata la lampada degli anabbaglianti e devo rimediare ad un rabbocco d'olio troppo generoso. A Massimo hanno fregato un bloccadisco ed una bandana, ha la moto sporca che non ci dorme ed a stracaricare di bagagli il codino su strade cosi' fetenti si e' crinata la vetroresina in corrispondenza del fissaggio sul telaio. Abbiamo un giorno di ritardo ma senza colpe e ne avremo un altro, sempre senza colpe, durante il tragitto che ci aspetta...abbiamo passato gli Urali...abbiamo conquistato l'Asia e mi fa male il culo come se fossimo ancora in Europa. Ora ci danno 7 armatine a giro e possiamo arrivare in Alaska dal Kamchakta.

Saturday, July 15, 2006

Italioti

Siamo ad un internet point e la tizia che lo ha in gestione e' una estimatrice di Toto Cotugno, Celentano e compagnia bella. Io posto e Massimo chatta e tutti e due cantiamo "Piccolo amore" dei Ricchi e Poveri (giuro).

Bello e brutto

In una delle tappe ti trasferimento verso est ci siamo trovati al solito a caricare le moto di fronte all'albergo sotto al sole cocente. La cosa non ha nulla di interessante in Italia, ma qui e' spesso un evento. Lungo la strada e' capitato di trovarsi con 15 camionisti che all'unisono si sono alzati con noi per vederci ripartire dopo la breve pausa pranzo...fa un po' impressione.
Insomma, in un paesino abbatanza sperduto, caricando le moto fradici di sudore e catrame ancora prima di infilare le chiavi nell'accensione quando una ragazza si ferma e ci guarda. Si vede che e' rapita dall'evento e tenta le prime chiacchiere in russo che in genere sono del tipo: da dove venite, quanto fanno, quanto costano. In realta' non e' nemmeno indispensabile dire cose troppo precise che non ci sono termini di paragone quindi a chiacchiere la mia moto va a 400 e costa 5000.
La cosa la soddisfa e ci guarda nel nostro sbuffare ed arrancare nell'afa della tarda mattinata, ci guarda, si ok ci guarda ma in realta' guarda piu' la moto di Massimo e quando lui la muove per spostarla all'ombra lei dice qualche cosa tipo 'bellissima'. Io dopo si e no so altre 3 parole in russo e questa la capisco quindi la guardo e le dico: 'ma come, e la mia non e' bellissima?'. Lei riguarda la moto di Massimo impacchettata con io ragni e la mia con i borsoni BMW luccicanti, poi riguarda me con un'espressione del tipo "si vabbe' carina anche la tua, pero' insomma vuoi mettere il confronto con quel missile che anche se impacchettato si vede che e' veloce e ci si fanno le pinne?" (non e' un'espressione facile da fare). Cioe' dico io...avrai visto 3 moto in vita tua e 2 dal vero, le tue colonne d'ercole sono le Ural di tuo nonno e del cugino ubriaco ed ora viene fuori che la sua moto e' bella e la mia no? Ma siamo pazzi? Io offro affidabilita', solidita', una strada senza problemi agio e benessere e tu ti butti verso il fast'n'furious? Donne, ed io in un uomo guardo le mani e lo sguardo...e la mia moto fa quattrocentottantafankulo.

Il superportinaio

E' il portiere dell'albergo, ma lui non e' un portiere, lui e' l'addetto alla sicurezza. Ha lo sguardo serio ed attento e l'espressione austera dell'uomo vero. Nei suoi primi quaranta con un fisico atletico ha il capello folto liscio e ben pettinato da uomo che sa di dover aver cura del proprio aspetto, lui ci protegge e ci da sicurezza. Sta nella guardiola al pian terreno di notte e se abbiamo un problema si mette per qualche secondo a pensare e poi risolve con una soluzione pratica ed efficente. E' vestito con una mimetica, dalla testa ai piedi, i pantaloni sono della marina e la camicia e' verde militare ma sempre in guardiola ha un tonfa sul tavolo ed almeno altri 4 capi mimetici per qualsiasi occasione...non lo puoi attaccare. Ha una pistola in cinta che lo rende ancora piu' aggressivo, ed il calzino grigio con pantofola da casalinga che svirgola un po' quando scende le scale saltando gli scalini 3 alla volta.
Secondo me ci ama un po', ci ha visti arrivare alle 12 di notte con le moto sporchi e bestemmianti che e' una cosa molto virile e tra uomini veri ci si stima per queste cose. Di questo amore pero' non ne approfitterei che se poi lo faccio arrabbiare quello e' capace di venire su' e sfondarmi la porta della camera a pantofolate.

Facile facile

Quella di oggi e' una tappa facile facile. Abbiamo fatto i conti e ce la facciamo con comodita', oramai siamo tarati sui 550 km e quella di oggi e' da meno di 300 per arrivare a Perm, facile facile. E poi arrivati in loco avremo finalmente la possibilita' di riposare, quindi anche la comodita' di restare piu' di un giorno, rilassarci di piu' etc. Insomma facile facile. Decidiamo di prendercela con comodo da subito ed allunghiamo i tempi della partenza. Voglio dire, meno di 300 km, chi ce lo fa fare di alzarci all'alba e di faticare come facchini sotto al sole. Tutto con calma, il check out, un salto su internet che tanto abbiamo tempo, pieno e un pranzo al volo e siamo in moto per l'una...poco da andare e soprattutto con calma, oggi e' all'insegna della tranquillita'. La giornata comincia con uno sgrullone di quelli russi che sono l'esatto opposto di quelli irlandesi. In irlanda piove per giorni di seguito, pioggia fina fina che quasi non bagna e dopo 10 minuti che ci cammini dentro ti rendi conto che forse ti stai cominciando d inumidire. La pioggia che ci ha preso in Russia e' durata per meno di un minuto, la moto ne e' uscita piu' pulita che dal concessionario, le gocce di pioggia mi facevano male attraverso la giacca in goretex e dai guanti (unica parte non impermeabile del mio equipaggiamento) mi e' entrato mezzo litro di acqua per manica. Ma oggi e' facile facile, chi se ne frega. Si va. La strada e' anche carina, ci sono subito delle colline e la boscaglia intorno rinfresca l'aria, si va che e' un piacere. Andiamo anche piano che oggi e' facile facile ed ad un bivio Massimo va dritto mentre io mi fermo per girare che Perm e' segnalato a destra e lui non l'aveva visto. Per sicurezza ricontrollo il cartello, avevo ragione io, e per ri-sincerarmi chiedo ad un vecchino seduto li' vicino...si si avevo proprio ragione, Perm e' di qua', troppo facile. Si gira e si prosegue e la strada diventa ancora piu' carina, collinette, bosco, fondo permettendo curve quasi piacevoli, sempre meno macchine una sbarra. C'e' una sbarra in mezzo alla strada con un paio di poliziotti a guardarla. Ok sara' il solito posto di blocco documenti etc etc ma tanto oggi e' la giornata facile facile e noi siamo in regola fino al midollo, non ci possono fare nulla.
Io sono piu' avanti ed il poliziotto viene da me (si vede che ho lo sguardo fiero del condottiero) e mi dice una serie di cose ed io rispondo "Perm" ed allora lui fa come per aver capito ed io mi stupisco della mia padronanza del Russo. Allora lui si fa' piu' vicino e mi guarda la mappa ed io gli indico Perm e lui ricomincia a dire un'altra serie di cose e finisce per indicare una linea grossa e rosa che attraversa la strada che stiamo percorrendo ed io capisco che lui mi sta' dicendo che stiamo li' e che siamo al confine tra due regioni ed allora penso che io il Russo l'ho proprio imparato tutto e che posso anche andare a parlare dei massimi sistemi con Putin, gli faccio pure "Da da" come a fargli capire che siamo amici e che gli voglio bene. Oggi e' proprio facile facile. Ora mi aspetto che ci chieda i documenti per le solite trafile ma lui parte con un altro pistolotto che conclude con le braccia che si incrociano davanti al petto con le mani tese formando una 'X' che da queste parti vuol dire 'chiuso' ed indicando poi la sbarra. Fatto cio' mi riguarda la mappa che ho nel portamappe e mi indica di nuovo il punto di prima proseguendo indietro lungo la strada appena fatta, facendo questo recita i nomi di paesi che si trovano sotto al suo dito, si ferma al primo incrocio circa 30 km indietro e risale per una strada che e' prima rossa, poi arancione e poi anche gialla. E io gli faccio 'Da' che ho capito. Massimo si spegne le cuffie e mi chiede notizie ed io che oramai faccio conversazioni spinte in Russo sono anche quasi contento di comunicargli quanto appreso, dobbiamo tornare per circa 30 km indietro, fane altrettanti abbastanza certi e poi ancora 30 di strade dubbie per arrivare su una strada che verosimilmente ci portera' a destinazione...perche' questa e' chiusa 'Da'. Massimo dice qualche cosa che ha a che fare con il santo padre, giriamo le moto ed io comincio a preoccuparmi per quel tratto giallo. Ma in fondo e' solo un trattino, saranno 3 km, e poi oggi e' facile facile...ok magari ora abbiamo perso gran parte del vantaggio di tempo, ma siamo ancora freschi, e chi ci ammazza.
Si torna indietro all'incrocio con il cartello Perm, il vecchino per sua fortuna si e' dileguato, e noi si va...dall'alrta parte.
Diritti, sparati, senza incroci, il GPS mi conferma che siamo sulla strada giusta e chiediamo anche un paio di volte per non avere sorprese, siamo sulla strada giusta...sterrata. Dove la strada rossa finisce comincia quella arancione ed e' sterrata, tutta sterrata, dal ghiaione alla terra battuta, dai solchi al polverone continuo. Gurado la mappa sperando che non sia tutta cosi' ma non ho notizie di sorta, la mia moto non batte ciglio, ma quella di Massimo, carica di bagagli pare sgretolarglisi sotto le chiappe. 1 km, 2, 3, non finisce piu', passiamo dentro a paeselli con case fatte di legno che si affacciano su quella che per loro e' l'arteria principale ma per noi e' uno sterrataccio da fare a picchi di 30 all'ora. Vado avanti sperando di arrivare prima su un asfalto piu' o meno piatto ma passo invece da un microscopico paesino ad un altro. Ogni tanto mi fermo ad aspettare Massimo per dargli manforte ma lui e' preso dalla strada e dalla pratica del suo vocabolario di improperi in cirillico. Per me in effetti e' anche divertente, lo sterrato per un endurone e' facilissimo. 5km, 10, 15, 20, alla fine sono 30 km puliti di sterrato, molto semplice con una moto adatta, un incubo con un missile da pista. Ci abbiamo messo ancora un'ora e siamo di nuovo sull'asfalto a 200 km dalla destinazione, sono le 7 e ci siamo mangiati tutto il tempo che avevamo, arriveremo tardi e fracassati. Si riva'. Superate un paio di trappole anti motociclisti la strada torna quasi normale, in citta' siamo alle 9 e mezza, ora l'albergo. Chiediamo indicazioni ed il primo e' costoso, il secondo e' ancora piu' costoso, il terzo e' pieno, il quarto costa il doppio del primo, il quinto ancora di piu', un altro e' pieno, non se ne esce piu'. Oramai sono le 11:30 e siamo massacrati, quando entro nel successivo la tizia non la capisco, mi fa una supercazzola e mi passa le stanze piccole ma belle allo stesso prezzo di quelle grandi ma fetenti, la colazione non e' inclusa ma ce la danno gratis e l'acqua calda non c'e', dobbiamo ancora scaricare le moto, trovare un posto sicuro dove metterle, lavarci (a freddo), trovare un buco aperto dove cenare ed invece di mezzanotte e' l'una che qui e' scattato un altro fuso orario...roba facile facile.

Thursday, July 13, 2006

Dritti convinti e sfatti

500 e' il numero. In realta' qualche cosa di piu' ma non certo 600. E ti ferma il poliziotto che ti vuole registrare e quello che si vuole far convincere e la strada alle volte pessima ed i paesini e la benzina, una mezz'oretta per le chiappe ogni tanto e la media scende sotto i 70. Siamo in moto circa 8 ore al giorno e non si riesce a fare molto piu' di 500 km. I piani pero' sono stati quasi rispettati, abbiamo solo 1 giorno di ritardo dovuto ad una tappa di 800 km priva di senso. Oggi Kazan, domani Perm e li' un po' di riposo.

Cose utili

Chi ha inventato la vasca da bagno con seduta andrebbe insaponato dalla testa ai piedi, messo in una delle sue belle vasche in tiraggio per gli organi genitali e lavato a secchiate di acqua bollente.

Wednesday, July 12, 2006

All'attaccoooo!!!

Da SPB partiamo tardi(ssimo) per motivi ovvi ma anche non...ed ora ci aspetta un mucchio di km su strade poco certe, di dubbia qualita' e tempestate di perigli, pare addiruttura che se ti aggiri vestito di rosso con un cestino per la nonna siano cazzi amari. Cartina cirillica alla mano i bivi stavolta sono poco gustosi, il primo parla di passare per Mosca o no. Optiamo per la seconda per cui prima ad Est e poi a Sud scartando Mosca di qualche centinaio di km con l'unica ragione di vedere una strada nuova. Il secondo bivio e' via breve ed incerta o via lunga ma sicura? La differenza e' di circa 500 km ma quella incerta attira molto per la profondita' dei buchi infami in cui ci si potrebbe andare a cacciare. Optiamo per la lunga e sicura, i buchi infami magari li cerchiamo sulla via del rientro e con numeri piu' chiari in mano su strade, tempi di percorrenza e differenza tra stradine segnate come rosse arancioni o gialle. Dicevo da SPB alle 3, che poi sono le 4 dal primo distributore di strada con il pieno fatto. La strada tranne una sola eccezione tutto sommato e' buona ma per fare una tappa decente ci riduciamo a cercare l'albergo che sono le 22 in una citta' che forse si translittera come Cerepovesh. Doccia con il secondo tempo in corso e supplementari e rigori in un micro baretto del centro.
Il giorno dopo un po' meglio, siamo gia' pienati ed andanti alle 13. La strada e' anche migliore ma tra un contrattempo e l'altro, un paesello ed una cittadina non riusciamo a metter giu' molto piu' di altri 500 km, siamo ad Ivanovo e cartina alla mano mi rendo conto che prima di restare in un posto per piu' di una notte ci toccano altre 3 giornate come questa...'rcaccio boia, vabbuo', almeno da ora in poi tutti i km sono praticamente di avvicinamento vero. (9/7/2006)

Saturday, July 08, 2006

Stemmini BMW sulla carena esterna.

Erano belli...a Roma pero' li ricompero.

Friday, July 07, 2006

Le notti bianche

Massicci e determinati, duri e puri, a San Pietroburgo una delle cose che non si devono perdere sono i night club e la vita notturna in genere e noi dopo una tarda cena in uno dei ristoranti della via principale ci lanciamo nella perdizione della notte. Duri e puri, che poi io conosco anche dei locali perche' qui a SPB ci sono gia' stato e sono uomo di mondo. Ci avventiamo ad un locale poco distante, ma magari e' presto, o forse siamo poco duri e troppo puri, sta di fatto che il locale e' semivuoto e quindi lo si abbandona per andare altrove che io sono molto duro ma sicuramente non puro per cui di locali ne conosco ancora altri. Il tassinaro dice che il posto che conosco io sta' dall'altra parte dei ponti e che e' tardi e che quindi i ponti sono aperti e che la strada piu' corta che porta li' passa per Velletri...e quindi duri e puri ma tardivi ci porta lui da qualche altra parte. Ci ladra per fare 45 metri e di porta dalle donnacce e noi che siamo duri e puri dalle donnacce non ci vogliamo andare e gli chiediamo quanto vuole per portarci ad un altro posto e lui spara una cifra spropositata ed allora Massimo gli sbatte la portiera dell'auto e se ne va' come a dire bastardo ed allora io faccio uguale ma il mio bastardo e' per lui ma per tutti i tassinari del mondo che pure a Roma mi fanno le stesse cose. Allora duri e puri ma gia' stanchi ci avviamo a piedi verso il centro e lungo la strada ci facciamo dare indicazioni per un altro posto vicino ed allora con un altro taxi (che ci ladra pure lui che siamo un po' meno duri ed un po' meno puri) andiamo a questo altro posto. Fuori del locale compero le gommine ma all'ingresso il buttafuori ci frega le gommine che ha paura che gliele appiccichiamo per tutti i divanetti e le tende e non sta bene e noi poco duri ma molto puri non diciamo nulla che il buttafuori e' enorme. Il locale e' figo e grande ma vuoto allora Massimo che e' ancora sull'onda dell'incazzatura di tassinari ladroni e gommine rubate piglia e mi dice "perche' non andiamo da un'altra parte?".
Io gia' non ne posso piu' ma sono molto duro e puro per niente ed allora si va' da un'altra parte. Questo tassinaro non ci ladra perche' abbiamo un minimo di orgoglio ma anche quest'ultimo posto e' semideserto ed allora ma dico io cosa cavolo si deve fare per...ok ritorniamo al primo di tutti che almeno e' vicino casa e mentre andiamo il tassinaro ci da una rivista con le donnacce che tu dici voglio questa e lui ti ci porta, che uno viene anche da chiedersi che razza di faccia si ha se tutti ti vogliono portare a donnacce, ma noi si va al locale. Li ci si resta ma ne' duri ne' puri siamo finiti almeno da un paio d'ore e quando sono le molto tardi piu' un quarto e stiamo per andare via ti arriva Maxim.
Maxim dice che lui conosce un posto figo un sacco dove ci si diverte molto ed e' proprio quello che volevamo noi. Io e Massimo siamo uomini di mondo e di tizi che ti adescano cosi' e poi ti buttano in un fosso pestato e derubato ne abbiamo visti parecchi, quindi ci andiamo.
Maxim ci racconta la sua vita, ci paga il taxi, ci paga l'ingresso alla discoteca che stranamente e' davvero una discoteca e poi ci offre delle pasticchine che dice che sono veramente buone...io gli spiego che la mamma mi ha proibito di prendere pasticchine dagli sconosciuti e da quelli che hanno una 'x' nel nome e lui stranamente soddisfa entrambe le condizioni e quindi si rabbuia un po', io mentre e' li' rabbuiato penso che ora ci sgozza ed invece si scusa, ci paga il taxi per tornare a casa, saluta e se ne va'...io Maxim non l'ho capito ma questa cosa ha da finire subito che non ho piu' l'eta' da almeno un paio di lustri.

Thursday, July 06, 2006

No problema

Entrati in Russia ieri, fatta declarazia (2 copie e non ti sbagliare che la tizia non e' dell'umore), motozicle tax, assicurazia motozicle, timbrato visti e compilata immigration card (2 copie sant'iddio e non me lo far ripetere). Passport, tie' passport, document motozicle, piglia pure i documenti del motozicle, ri-passport, gia' te l'ho dato, motorzicle number, ce lo hai tu, passport motorzicle document e pure la assicurazia, tie' tie' e ri-tie'...tutto ok, ma tanto e' all'uscita che ti dicono che ti sei scordato il padre di tutti i sigilli.
Arrivati a SPB dopo un paio d'ore e piu' o meno felicemente alloggiati in un B&(Niet)B.

Che a noi poi non frega niente

In nave...un po' due palle...sono circa 24 ore e poi sono tutti tedeschi e finlandesi, chiedo se c'e' un accesso internet e mi dicono di no...punto...poi vedo uno che naviga con il portatile e torno dalla stessa tizia a dire che ho un portatile e che vorrei sapere se c'e' un accesso internet e mi dice di si e mi dice pure che costa un boato, insomma pago e capisco che a chattare dal mar baltico non cambia troppo la vita ma se hai un blog e' quasi una necessita' e poi capisco che la vita e' piena di necessita' stronze (in questo periodo capisco solo cose stupide). Finita l'esperienza interconnettiva mi rimetto con sguardo ebete ad aspettare la partita...perche' noi siamo uomini maturi e di queste cose non ce ne frega nulla, 22 idioti a correre appresso ad un pallone ha ha...pero' la nave e' piena di crucchi e sarebbe davvero da ridere.
Insomma prima della partita c'e' il karaoke con uno che canta "...lasciatemi cantare perche' ne sono fiero, io sono un finlandese un finlandese vero...", riavutomi dallo shock siamo in partita. E' la sala da ballo del bar , tutti seduti sui divanetti intorno e Massimo ed io per terra al centro della pista sotto al televisore. A noi di queste cose non frega davvero nulla ma ha ha...insomma quello non era mica fuorigioco...poi cavolo quello si e' tuffato...aho speriamo che je fa er cucchiaio...insomma ci siamo un tantino calati. Va avanti piu' o meno cosi' senza troppo entusiasmo quando pero' verso la fine anche il telecronista esagerava con un "italianen catenacchien", sorrisini contenuti di circostanza e poi insomma anche voi non e' che abbiate vero....gol. Massimo al centro della pista salta, si leva la maglietta e comincia a rotearla gridando cose tipo "gol" ma anche cose tipo "e vai", credo forse pure un "tie'" ed altre cose che non posso scrivere perche' non si sa mai ma aveva a che fare con le abitudini sessuali dei presenti italiani esclusi. Io me lo vedo saltellarmi intorno e la sua immagine mi si sovrappone a quella di un enorme vichingo che con lo stesso entusiasmo agita in celo una mia tibia...la nave era fortunatamente per famiglie, noi siamo ancora vivi e le moto non le hanno bruciate...tottigoooooooooooo tottigoooooooo checcefregadelcilenonoic'avemotottigoooooooooooooooo!!!

Tuesday, July 04, 2006

Pulito dentro

La signorina carina alla cassa del ristorante mi ha fottuto 80 centesimi perche' secondo lei io le ho dato 50 e 1 e 20 per pagare 20 e 1 e 80 ma io sono un signore e a quella tr...insomma non le ho detto nulla. In compenso comincio a pensare che se tu ti vesti sempre uguale e frequenti sempre le stesse persone questo non e' bene perche' chiunque puo' dirti che sei uno zozzone, per evitare queste miopi classificazioni sociali il divino ci ha dato 2 soluzioni, una e' quella di cambiarsi effettivamente di abito ogni 12/24 ore, l'altra e' quella di percorrere almeno 500km ogni giorno di modo che tutti quelli che ti incontrano non possano avere un'idea troppo precisa di quale sia il tuo guardaroba passato presente e futuro. Pero' proprio ora mentre scrivo la famigliola che giocava a scacchi qui vicino si e' spostata piu' in la'...magari gli scarponi da moto li rimetto.

Monday, July 03, 2006

E invece si.

Scesi dal treno a d Amburgo i piani erano quelli di dirigerci a Rostock e pregare fino a che qualche commossa anima pia ci facesse salire sul traghetto del 3 avendo noi prenotato per quello del 4. Mattipare che non hanno il posto per 2 moto, mattipare che non ci trovano un angolo che noi non dobbiamo nemmeno prendere una cabina ma ci accontentiamo di uno zerbino anche sporco. Mattipare che se anche fosse tutto prenotato non ci sono due dico due su duecento che disdicono o non si presentano? Mattipare? Oggi e' il 3 ed a Rostock fa caldo...ed il gestore dell'albergo/barca mi ha pure detto "itagliani catenacchio".

Un amore difficile

Con primo trasferimento a Lucca ho avuto modo di provare il nuovo casco, la nuova borsa e la nuova moto...tutto quasi perfetto. Quasi perche' un problema l'ho avuto. L'alimentazione con i 12 Volt al GPS. Il fatto e' che il GPS va ficcato in uno scatolino prodotto da una societa' di crucchi industriosi, che si sono comperati un GPS uguale al mio e gli hanno costruito intorno uno scatolino per proteggerlo...che carini. Il gippiesse invece (con tutta la sua cavetteria) e' ideato e costruito negli states, indove che per loro natura hanno poco interesse a me ed alle mie necessita' ma i GPS li sanno fare abbastanza bene.
La prima sensazione che ho avuto accostando lo scatolino al cavo e' stata di sconforto...non sara' MAI possibile ficcare questo cono dentro a quell'affare...ma dopo un piu' attento riesame ho avuto l'impressione che il disegno di un qualche essere superiore stesse prendendo corpo.
Lo scatolino e' palesemente un qualche cosa di fatto 'su misura', prima di tutto perche' ha le misure esatte del GPS ma anche perche' ci sono una serie di buchi e spessori in corrispondenza di determinate parti del GPS. Nello specifico, il retro di questo scatolo ha un buco per consentire il passaggio del cavo di alimentazione.
Il cavetto da parte sua, non e' da meno, ed essendo il connettore un coso circolare, per impedire allo stupido italiota navigante di attaccare il cavo alla rovescia fulminando tutto, i lungimiranti americani hanno pensato bene di ricavare una scanalatura nel connettore orientandolo in questo modo e rendendolo 'a prova di idiota'.
Ecco quindi che dopo il primo momento di sconforto sento un attimo di calore (anche perche' sto tentando di montare questa cosa sotto al sole e con l'equipaggiamento addosso) e proseguo con il montaggio. Lo ficco? Ci provo. Non va'. Il malefico connettore e' piu' grosso del foro ricavato nel retro dello scatolino, indugio e bestemmio, ma guardando meglio, il collo del cavo ha un ulteriore scanalatura, una rientranza, un affossamento che, se stimolato debitamente si inserisce alla perfezione nei bordi del foro. E qui tutto il mondo mi cambia davanti agli occhi, mi pare davvero che nella vita tutto abbia un senso, che ci sia un motivo in tutto quello che accade e che forse da lassu' qualcuno si stia davvero prendendo cura di noi. Ci sono convessita' e concavita' e compito di questi e' di trovare il proprio reciproco e di unirsi in un abbraccio perfetto consolidandosi in un tutt'uno solido ed in grado di trasportare amore e 12 volt al mio cazzo di gippiesse.
Inserisco il connettore nella scanalatura avvicino il GPS per inserire l'alimentazione, faccio per inserire il connettore qualche cosa si inceppa, il mio convesso e la mia concava non si incontrano, c'e' un impedimento, un ostacolo, qualche cosa si mette in mezzo e li blocca, forse lei e' appena uscita da una storia importante con un altro concavo, ma sta di fatto che la cosa non va'.
Indago e tento di capire, ci parlo e provo a superare la cosa, ma il connettore "orientabile", strozzato nella presa al collo del supporto per il GPS non e' orientabile manco per il cavolo e la sua scanalatura concava si rifiuta di abbracciare il corrispettivo pirolino convesso, l'amore non sboccia, io piango ed ufficializzo il divorzio con 2 stilo da 1.5 ed una accresciuta sfiducia nell'universo.

Pitagora

Partiti da Roma con un discreto ritardo e quasi a Lucca mi sembra di ricordare che se il quadrato costruito sul cateto dell'ipotenusa moltiplicato per la somma dei cubi della parallasse e' uguale e contrario al peso del liquido spostato...abbiamo allungato un bel po'. Ma almeno qui siamo accuditi e sfamati. Domani treno (mototuristi falliti).