Friday, June 30, 2006

Se ti trovi di fronte ad un bivio, imboccalo.

Sto in mutande sul letto aspettando la chiamata alle armi dal prode alleato, intanto mi viene in mente che esattamente un anno fa mi apprestavo a salutare l'Irlanda, mentre pochi giorni fa' ho salutato l'amico irish passato per qualche giorno a Roma. L'anno scorso ho lasciato il lavoro e mi sono preso 2 mesi e mezzo per godermela un po', oggi sono andato a lavorare come gli altri giorni e se fossi stato un dipendente sarei stato licenziato, la frase esatta e' stata: "la vostra attivita' di consulenza finisce ora" con una pausa strategica tra '-isce' e 'ora', come a dire che 'ora' voleva proprio dire 'ora' e non tra un po' come intendono alcuni dei quali dicono 'ora'.
Ora (e qui ne abuso che tanto le mie ore costano poco) voglio dire, ma non e' che qui mi si sta spingendo verso la via della perdizione? Mica per caso il mondo vuole mettere alla prova la mia integerrima solidita' morale? Non e' che mi si vuole mettere di fronte ad estati senza vincoli e doveri per tentarmi e pormi di fronte al fatitico bivio di un cazzeggio irresponsabile o di un duro lavoro produttivo? Cicala o formica? No perche' io sono un duro e puro ma gia' mi vedo correre a lunghi passi giu' per il dirupo della perdizione e dell'irresponsabilita'. Ma che qualcuno sta a provoca'?

Thursday, June 29, 2006

Meno uno

Fa caldo, fa caldo ma sono quasi pronto, fa caldo e mi sono fatto i bagagli, boccheggio ma le valige sono piene, schiumo e devo vedere di attaccare il GPS alla moto. Scendo, apro il sottosella e prendo la trusse. La vuoto a terra. 1 cacciavite, 2 chiavi inglesi, una brucola (eppero' con scritto biemdabliu) ed una leva cacciagomme...malefici crucchi, la chiave che mi serve non c'e'...monto domani che ora mi scappa di sudare.

Wednesday, June 28, 2006

Uno due tre prova...prova microfono

- Il biglietto del treno, arrivato.
- La conferma del traghetto, arrivata.
- Passaporti con visto, ritirati (giusto 2 volte perche' troppo liscia non puo' andare)...che poi per continuare un discorso aperto in passato a dire della tizia dell'agenzia io lo scorso anno sono entrato con un visto sbagliato...ma si sa' come vanno queste cose (dice lei)...mah. In effetti pero' questa volta il visto della moto (con tanto di marca, colori e targa) sono stampati direttamente sull'adesivo del visto attaccato al passaporto quindi questa volta non mi possono attaccare.
- Patente internazionale, in tasca.
- Passaporto, attaccato al visto con i dati della moto sopra.
- Mazzettine di soldi di mezza europa, disseminati per tasche e borse.
- Soldi, piu' o meno in banca.
- Gippiesse, da montare ma funzionante...e attaccato al 12V (delegare e' la via del successo).
- Borsa serbatoio, da riempire e montare ma con prova gia' effettuata.
- fotocopie di tutto, da fare ma c'e' tempo.
- Schede telefoniche...schede telefoniche? Cavolo...dove ho messo le 43 schede telefoniche russe che mi sono comperato l'anno scorso. Ho la Megaphone, la Tele2, la BeeLine...una che manda, una che riceve, una che spedisce solo fax verso l'Uzbekistan, una che ha campo solo a 122 km da Mosca e 562 km da San Pietroburgo, una che manda solo messaggi in ceceno...dove cazzo le ho messe...no...da capo.

Monday, June 26, 2006

Sara' vero?

La piccina ha avuto problemi. Seri, parecchi, sono triste. La cosa non e' capitata d'improvviso, ed in una certa maniera avevo sperato fossero problemi di poco conto e nulla piu', poi il meccanico mi fa'..."ma che sei matto? Per metterla a posto sono almeno 1500 euro, e poi e' una moto con 110k km...chi te lo fa fare, con altri mille ti comperi un usato con la meta' dei chilometro..." insomma da rottamare, da buttare, che tristezza. Io di buttarla non me la sento, ma nemmeno di farci un viaggio in cui il concessionario Honda piu' vicino ci mette 3 settimane a farmi arrivare un pezzo...insomma non e' stata una scelta obbligata ma sicuramente sensata, la piccola il viaggio se lo legge su internet.
Il problema e' stato quindi, come posso dare potente voce al mio latente ma virile cel'oppiccolismo che dirige incontrastato la mia vita? Come posso buttare ai rovi un quantitativo spropositato di danaro senza che questo abbia senso logico/morale/pratico? Varrebbe la pena di spendere il giusto per una moto in grado di fare questo viaggio 20 volte senza problemi, che mi permetterebbe di andare a velocita' superiori alle mie possibilita', che sia contenuta nella manutenzione e nei consumi, che abbia insomma tutto e piu' di quello che mi serve per un prezzo ragionevolissimo? Si. Ma io ho comperato quella piu' GGrossa di tutte e tutti gli altri non contano piu' ed e' inutile chiedermi se ne e' valsa la pena o no, dopo la fortuna che ci ho buttato sopra, l'unica risposta che mi ha concesso di dare il mio psicanalista e': "certo che si' e' un po' costosa, ma a guidarla e' tutta un'altra cosa".

Saturday, June 24, 2006

E mica posso fare tutto io.

Che poi, c'ho na' fiacca. Sara' il caldo che lo tollero poco ma poi mi ero abituato alle temperature gaeliche e qui a Roma ho trovato un Giugno che va benissimo con una signora ma non serve ad un caXXo nella giungla...sono un vero straccio. Ok allora provo a compattarmi, a farmi solido a darmi consistenza e nella stanchezza che mi si porta voglio comunque fare opera buona verso i posteri e raccontare di come ho risolto tutti i problemi legati al viaggio. Visto, biglietti e mica e' roba da poco, prenotazioni, telefonate non stiamo a giocare a scala quaranta, email, equipaggiamento...insomma tutto lo smazzo dell'organizzazione in generale. Che poi voglio dire, io sono viaggiatore anzichenno' ma le cose da fare in questi casi non sono mai poche e per metterle in fila serve un uomo vero, c'e' poco da scherzare. Ecco quindi che per il nostro ardito piano la scelta e' stata quella di puntare alto, ma limare dove possibile, per cui per la lunga (e noiosa) tratta Roma-San Pietroburgo e' stata divisa come segue:


  • treno da Livorno ad Amburgo: circa 270 uri;

  • traghetto da Rostock ad Hanko: altri 170 su quelli di prima;

  • una comoda giornata da Hanko a San Pietroburgo: il costo di benzina e cremina chiappe per i circa 500km che separano Hanko da San Pietroburgo



L'ardita logistica e' stata da me in pectore brillantemente risolta in questa maniera:

Carlo: "Massimo te ne occupi tu?"
Massimo: "Ok"

Qualora i posteri volessero risolvere lo stesso problema posso passare il numero di Massimo che a lui fa anche piacere ma ora lasciatemi in pace che a furia di scrivere mi sono affaticato e mi e' salito un mal di testa che ho bisogno di una pausa e di un succhino al mirtillo che c'e' il ferro.

Friday, June 23, 2006

Acchiappame!!!

Non e' lo stesso tragitto, non e' la stessa moto, non sono piu' da solo ed anche io non mi sento mica tanto piu' quello di una volta.
La prima novita' e' il prepensionamento della piccina, questa volta il viaggio sara' con 1200cc sotto alle natiche sperando che riescano a fare tutto quello che i 650 di mamma Honda hanno fatto senza mai tradire. La seconda differenza e' che avendo come base di partenza la patria natia, tutte le procedure burocratiche sono state di una semplicita' disarmante. Il visto? Ci sono le agenzie che te lo fanno al volo. Patente internazionale? Meno di 40 euro, un viaggetto in motorizzazione e la cosa si fa immediatamente. Traghetti? Treni? Collegamenti? Orari? Cosa ti serve? Facciamo tutto. Vuoi attaccare quel coso elettronico a quella presa a 12 volt? Lo vendiamo qui qui e qui. Vuoi cambiare il connettore perche' quello della casa non va bene? Prendi quest'altro e poi fattelo mettere a posto...insomma quasi passa il piacere. La terza grossa novita' e' che siamo in 2. Io e l'inarrestabile SuperMax. Lui viaggia con un CBR 954 e quindi si porta un paio di calzini e dei boxer io questa volta nemmeno devo reimpatriare ed ho lo spazio per camicie, cravatte, giacca e pantaloni che non si sa mai, un ferro da stiro una lavatrice ed una quindicina di chili di mozzarelle di bufala che poi magari ci viene fame. Solo una cosa e' rimasta la stessa. L'idea di portarmi il computer in viaggio era e' e sara' una delle cose piu' idiote cui posso pensare. Quindi senza tema di essere smentito, lo faccio.

Wednesday, June 21, 2006

Orologio saggio.

Un anno volato, il rientro a Roma, il ritorno in Italia, nuovo (o vecchio) lavoro, nuovi (e vecchi) amici, un incidente con la moto che mi ha tolto diversi mesi, insomma non sono ancora finito di tornare che gia' e' arrivato il tempo di riorganizzare l'estate.
Il tempo per pensare e' piu' di quello che vorrei ma il tempo che abbiamo e' decisamente meno di quello che servirebbe. Un mese, anzi quattro settimane ed in piu' qualche fronzolo per tentare di "starci dentro". Meno tempo, poco tempo...ok in compenso con un amico, quindi tutto diverso. Nottate con la cartina a quattro mani tentando di capire dove e come, il parto e' difficile e la prima versione non ricorda nemmeno lontanamente l'ultima ma alla fine la cosa che sembra soddisfare entrambi e' questa (e lo so che non e' chiaro, ma sara' in senso orario).