Saturday, July 15, 2006

Facile facile

Quella di oggi e' una tappa facile facile. Abbiamo fatto i conti e ce la facciamo con comodita', oramai siamo tarati sui 550 km e quella di oggi e' da meno di 300 per arrivare a Perm, facile facile. E poi arrivati in loco avremo finalmente la possibilita' di riposare, quindi anche la comodita' di restare piu' di un giorno, rilassarci di piu' etc. Insomma facile facile. Decidiamo di prendercela con comodo da subito ed allunghiamo i tempi della partenza. Voglio dire, meno di 300 km, chi ce lo fa fare di alzarci all'alba e di faticare come facchini sotto al sole. Tutto con calma, il check out, un salto su internet che tanto abbiamo tempo, pieno e un pranzo al volo e siamo in moto per l'una...poco da andare e soprattutto con calma, oggi e' all'insegna della tranquillita'. La giornata comincia con uno sgrullone di quelli russi che sono l'esatto opposto di quelli irlandesi. In irlanda piove per giorni di seguito, pioggia fina fina che quasi non bagna e dopo 10 minuti che ci cammini dentro ti rendi conto che forse ti stai cominciando d inumidire. La pioggia che ci ha preso in Russia e' durata per meno di un minuto, la moto ne e' uscita piu' pulita che dal concessionario, le gocce di pioggia mi facevano male attraverso la giacca in goretex e dai guanti (unica parte non impermeabile del mio equipaggiamento) mi e' entrato mezzo litro di acqua per manica. Ma oggi e' facile facile, chi se ne frega. Si va. La strada e' anche carina, ci sono subito delle colline e la boscaglia intorno rinfresca l'aria, si va che e' un piacere. Andiamo anche piano che oggi e' facile facile ed ad un bivio Massimo va dritto mentre io mi fermo per girare che Perm e' segnalato a destra e lui non l'aveva visto. Per sicurezza ricontrollo il cartello, avevo ragione io, e per ri-sincerarmi chiedo ad un vecchino seduto li' vicino...si si avevo proprio ragione, Perm e' di qua', troppo facile. Si gira e si prosegue e la strada diventa ancora piu' carina, collinette, bosco, fondo permettendo curve quasi piacevoli, sempre meno macchine una sbarra. C'e' una sbarra in mezzo alla strada con un paio di poliziotti a guardarla. Ok sara' il solito posto di blocco documenti etc etc ma tanto oggi e' la giornata facile facile e noi siamo in regola fino al midollo, non ci possono fare nulla.
Io sono piu' avanti ed il poliziotto viene da me (si vede che ho lo sguardo fiero del condottiero) e mi dice una serie di cose ed io rispondo "Perm" ed allora lui fa come per aver capito ed io mi stupisco della mia padronanza del Russo. Allora lui si fa' piu' vicino e mi guarda la mappa ed io gli indico Perm e lui ricomincia a dire un'altra serie di cose e finisce per indicare una linea grossa e rosa che attraversa la strada che stiamo percorrendo ed io capisco che lui mi sta' dicendo che stiamo li' e che siamo al confine tra due regioni ed allora penso che io il Russo l'ho proprio imparato tutto e che posso anche andare a parlare dei massimi sistemi con Putin, gli faccio pure "Da da" come a fargli capire che siamo amici e che gli voglio bene. Oggi e' proprio facile facile. Ora mi aspetto che ci chieda i documenti per le solite trafile ma lui parte con un altro pistolotto che conclude con le braccia che si incrociano davanti al petto con le mani tese formando una 'X' che da queste parti vuol dire 'chiuso' ed indicando poi la sbarra. Fatto cio' mi riguarda la mappa che ho nel portamappe e mi indica di nuovo il punto di prima proseguendo indietro lungo la strada appena fatta, facendo questo recita i nomi di paesi che si trovano sotto al suo dito, si ferma al primo incrocio circa 30 km indietro e risale per una strada che e' prima rossa, poi arancione e poi anche gialla. E io gli faccio 'Da' che ho capito. Massimo si spegne le cuffie e mi chiede notizie ed io che oramai faccio conversazioni spinte in Russo sono anche quasi contento di comunicargli quanto appreso, dobbiamo tornare per circa 30 km indietro, fane altrettanti abbastanza certi e poi ancora 30 di strade dubbie per arrivare su una strada che verosimilmente ci portera' a destinazione...perche' questa e' chiusa 'Da'. Massimo dice qualche cosa che ha a che fare con il santo padre, giriamo le moto ed io comincio a preoccuparmi per quel tratto giallo. Ma in fondo e' solo un trattino, saranno 3 km, e poi oggi e' facile facile...ok magari ora abbiamo perso gran parte del vantaggio di tempo, ma siamo ancora freschi, e chi ci ammazza.
Si torna indietro all'incrocio con il cartello Perm, il vecchino per sua fortuna si e' dileguato, e noi si va...dall'alrta parte.
Diritti, sparati, senza incroci, il GPS mi conferma che siamo sulla strada giusta e chiediamo anche un paio di volte per non avere sorprese, siamo sulla strada giusta...sterrata. Dove la strada rossa finisce comincia quella arancione ed e' sterrata, tutta sterrata, dal ghiaione alla terra battuta, dai solchi al polverone continuo. Gurado la mappa sperando che non sia tutta cosi' ma non ho notizie di sorta, la mia moto non batte ciglio, ma quella di Massimo, carica di bagagli pare sgretolarglisi sotto le chiappe. 1 km, 2, 3, non finisce piu', passiamo dentro a paeselli con case fatte di legno che si affacciano su quella che per loro e' l'arteria principale ma per noi e' uno sterrataccio da fare a picchi di 30 all'ora. Vado avanti sperando di arrivare prima su un asfalto piu' o meno piatto ma passo invece da un microscopico paesino ad un altro. Ogni tanto mi fermo ad aspettare Massimo per dargli manforte ma lui e' preso dalla strada e dalla pratica del suo vocabolario di improperi in cirillico. Per me in effetti e' anche divertente, lo sterrato per un endurone e' facilissimo. 5km, 10, 15, 20, alla fine sono 30 km puliti di sterrato, molto semplice con una moto adatta, un incubo con un missile da pista. Ci abbiamo messo ancora un'ora e siamo di nuovo sull'asfalto a 200 km dalla destinazione, sono le 7 e ci siamo mangiati tutto il tempo che avevamo, arriveremo tardi e fracassati. Si riva'. Superate un paio di trappole anti motociclisti la strada torna quasi normale, in citta' siamo alle 9 e mezza, ora l'albergo. Chiediamo indicazioni ed il primo e' costoso, il secondo e' ancora piu' costoso, il terzo e' pieno, il quarto costa il doppio del primo, il quinto ancora di piu', un altro e' pieno, non se ne esce piu'. Oramai sono le 11:30 e siamo massacrati, quando entro nel successivo la tizia non la capisco, mi fa una supercazzola e mi passa le stanze piccole ma belle allo stesso prezzo di quelle grandi ma fetenti, la colazione non e' inclusa ma ce la danno gratis e l'acqua calda non c'e', dobbiamo ancora scaricare le moto, trovare un posto sicuro dove metterle, lavarci (a freddo), trovare un buco aperto dove cenare ed invece di mezzanotte e' l'una che qui e' scattato un altro fuso orario...roba facile facile.

1 Comments:

Blogger Krl said...

Gli insulti veri li riservo per per quando riusciremo a passare la frontiera indenni ;)

4:45 AM  

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